UARGH!
Alla catalettica ricerca dell’elemento demente UARGH! La ricerca della facilità anziché della felicità, l’ozio come annullamento di ogni moto, quiete assoluta, svuotamento di azioni: questo è Uargh!, fiction grottesca promossa dal Circolo cinematografico Lamaca Gioconda e dall’IMFI - Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli, entrambe associazioni non a scopo di lucro, che hanno scelto un tema decisamente controtendenza nel mondo moderno. Sostenuta dalla GLFC - Genova Liguria Film Commission, da ServizItalia e dalla Asl 3 Genovese, si sviluppa in un clima surreale attraverso un racconto onirico e demenziale, permeato da una palese condizione di incoscienza generale. Quasi una apologia di reato, quella che emerge dalla trama di Uargh!: in un mondo in cui il "strafare" è la scusa utilizzata per non pensare, in Uargh! è il "non fare" ad essere considerato utile, per lasciare scorrere più liberamente il pensiero e la creazione. Lo Uargh diventa il mezzo per raggiungere la “non produzione” e la compagnia de La Zanzottereide, la protagonista di una ricerca che parte da lontano, travalicando doveri e sensi di colpa imposti da una società dei consumi frenetica e sempre iper-impegnata. LA TRAMA. Una giornalista e un cameraman penetrano in un manicomio alla ricerca di un misterioso compositore, che cerca di far conoscere lo Uargh! come modus dell'esistenza, affermando l’inutilità dell’iperattivismo e delle corse senza costrutto. Egli si impegna per l'evoluzione della specie ed il suo messaggio aspirerebbe ad uno sviluppo virale in ogni angolo del manicomio/mondo, se non si trovasse ad interagire con diverse storie di identità represse, incrociate le une con le altre senza apparente soluzione di continuità. Persone stanche che si lasciano vivere, non conoscendo il contatto se non mortifero e che allontanano gli stimoli e l’intimità. Come un direttore d’orchestra, cerca di prepararle al concerto decisivo. Un compito arduo in uno spazio circoscritto che i protagonisti vivono come l’unica realtà possibile.… Ce la farà?
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